Il Punto di Paolo d’Abramo – Voliamo bassi come le aquile a ghermire leprotti

Il Campionato di B prosegue nel tentativo di comprendere il reale valore di tutte le compagini protagoniste. È ancora presto ma la Pro ha dimostrato d’essere un filo d’acciaio, solido e resistente

Va bene volare bassi, lo sostengono tutti, dal mister all’ultimo degli umili cronisti, ma partendo in picchiata per raccogliere il cibo del giorno. Il colpo del K.O. è arrivato sul Varese come un rasoio che taglia in un colpo gli attributi e dopo i lombardi, già decimati dalla giusta espulsione dell’estremo difensore che ha abbattuto Ettorino, hanno intonato la musica della partita con un coro di voci bianche. Neppure il tempo di godersi i tre punti ed è subito Cittadella, paesello della marca padovana con una solida tradizione in B. Mangio e ho ancora fame, speravo nei 5 punti in 3 partite iniziando a contare da oggi ma potrebbero essere di più, se i nostri manterranno il motore acceso, il rasoio affilato. E ci sono tutte le premesse per soddisfare le condizioni. Sostituti di valore, tempra e tecnica, calciatori che vogliono riscattare, rilanciare la carriera o tuffarsi verso l’alto, deltaplano che piglia la corrente ascensionale. Tutti promossi dopo la partita di sabato appena trascorso, all’ombra dell’ultimo sole estivo sul Robbiano Piola s’è quasi assopito Danilo Russo, gli altri hanno corso anche per lui, blindato la cassaforte e aperto le ali per avviare il volo verso una classifica in proporzione alla reale forza. Di corse e rincorse ne abbiamo viste, ripartenze e progressioni palla a terra, lanci a tagliare il campo ed in fase di possesso, se continuerà così ci divertiremo, con sempre due o tre soluzioni da proporre come sudoku alle difese avversarie. La preparazione sta venendo fuori, c’è la gamba per spingere e quella per tornare, in tutti i giocatori. Per evitare che questo pezzo si trasformi in un cofanetto rosa di zucchero caramellato, si deve sterzare subito verso Est e guardare a martedì, quando si andrà ad affrontare una compagine che ha consolidato nel tempo la condizione di figlia cadetta di un Veneto nobile in A, non primogenita ma vogliosa di dimostrare che seppur piccola di struttura territoriale, è potente in economia, scaltrezza e qualità calcistica, così forte da potersi permettere di pensare ai play off per la A. E di questa corazzata che presidia il fossato a proteggere mura e città, della formazione  guidata dall’eterno Foscarini bisogna rispettare la stazza e gli armamenti, di certo non aver paura della potenza, che quella della Pro – al momento – non è inferiore a nessuna delle avversarie fino ad ora incontrate. Respirare e rifiatare, il turn over, con tre partite in otto giorni, si è avviato a partire dalla seconda frazione di gara con il Varese, l’entusiasmo si nutre di vittorie, la fatica si sente meno. Nella vittoriosa gara casalinga con il Pescara, il Cittadella si è messo in campo con il 4-3-1-2, vedremo gli accorgimenti  di Cristiano, antidoti contro un solo apparente mal di trasferta e vaccinazioni per l’invasiva esuberanza della truppa di Foscarini. Ritroveremo da avversario martedì sera Alex Valentini, ha lasciato a Vercelli un eccellente ricordo ma non per questa ragione faremo sconti, neanche per un piatto di Polentina. La Pro ripiglia ad allenarsi da domenica mattina, due giorni d’immersione nella testa e nelle attitudini dei prossimi avversari, al Frosinone ci penseremo da martedì sera.

Paolo d’Abramo