Come un ragno sui rami di un’acacia alla riva del Sesia

Il mercato della Pro si sviluppa con calma e raziocinio, Varini tesse una tela che avrà compimento a ridosso dell’avvio di stagione.

Dopo il botto iniziale degli abbonamenti, atti di fede laica che hanno superato di gran lunga le mille unità e che arriveranno, ne sono convinto, a 1500 grazie alle onde secondarie il cui sviluppo é prevalentemente legato agli entusiasmi dei piccoli botti di mercato ed al ritorno – per chi può farle- dalle vacanze, ebbene oggi i tifosi si dividono prevalentemente in due grandi gruppi, gli integralisti fideistici e i “Tommasiani” ( da San Tommaso) che fino a che non avranno i riscontri positivi dai campi e, soprattutto, dei risultati, resteranno convinti che la la Pro non ha, al momento, carrozzeria e motore da serie B. Ma, come scrivo nel titolo, il direttore Varini sta sviluppando una tela a mio umile avviso interessante, senza pirotecnie mirabolanti ma con i rinforzi che derivano dalla voglia di 1) dare continuità al talento (è il caso di Ronaldo, Ragatzu e diciamo anche di Belloni e Germano che a 20 anni hanno già provato, seppur solo in parte, l’ ebrezza della mischia di B ), 2) offrire a Cristiano qualche filo già irrobustito da campionati minori (Aladje, Milesi, vedremo se sara Mbemba), 3) confermare buona parte dell’ossatura dell’anno passato che costituisce le fondamenta della rosa ed 4) affidarsi alla parte conclusiva del mercato per consolidare quella parte di costruzione che sarà ulteriormente arricchita in struttura. Il primo giorno di raduno di parlava di 4 innesti, due in difesa, uno a centrocampo ed un esterno alto. S’ipotizzava anche un(a) (mastro) ciliegia ( licenza dell’umile cronista) a centrocampo per impreziosire ancor di più. Il Roletto Val Noce o la Pro Piacenza sono test utili per capire come s’è avviato il motore, non per dire che Ronaldo o Aladje o Bani o scegliete voi si sono già mossi bene oppure no. La tela cresce in dimensioni e solidità, dovrà resistere all’inclemenza della brutta stagione ed agli assalti degli avversari che qualche volta arriveranno impetuosi come un temporale estivo o la neve di gennaio. Se verrà confermato l’arrivo di Mbemba, degli altri messi in preventivo alla presentazione credo mancheranno ancora, di potenziali titolari un terzino ed 1 ( o due) a centrocampo, questo è quanto. E già sento l’eco dei “Tommasiani” increduli che una formazione del genere possa resistere agli uragani rossoblu, rossoazzurri, amaranto… una storia tante storie, un Campionato e diversi campionati al suo interno, ci salveremo ( appartengo al gruppo degli integralisti fideistici) statene certi, la Pro avrà un’impostazione di gioco assai diversa da come aveva iniziato due anni fa nei Cadetti, sarà pragmatica quasi sparagnina (risparmiatrice nel gioco e concreta), infuocata ed irriducibile. Resta da vedere quale sarà il destino di quel frammento di Grande Muraglia evocata, auspicata, attesa. Vedremo, al momento tutto tace ed è già un buon segnale.

Paolo d’Abramo